Cosa cambia con la Mother Regulation?

mother regulation

L’approvazione del regolamento UE 167 del 2013, detto comunemente Mother Regulation ha fatto molto parlare di sé. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sulle nuove normative europee per l’omologazione di trattori, rimorchi e attrezzature trainate.
Questo provvedimento è stato adottato con l’obiettivo di semplificare e rendere omogenee a livello europeo le procedure di omologazione dei trattori agricoli e forestali, garantendo la sicurezza sul lavoro e la tutela dell’ambiente.
La Mother Regulation introduce alcune novità significative soprattutto per quanto riguarda i produttori di macchine agricole, ma con conseguenze che coinvolgono anche gli utilizzatori finali.

Le principali novità riguardano i seguenti aspetti per trattori, rimorchi e attrezzature:

  • dimensioni
  • velocità massime
  • impianti frenanti veicolo
  • impianti frenatura rimorchio
  • massa massima a pieno carico
  • massa rimorchiabile
  • sterzo
  • ganci di traino
  • motori

Il regolamento è affiancato da appositi atti normativi tecnici (gli Atti Delegati) che completano la legislazione entrando nel dettaglio dei requisiti da rispettare.

Negli ultimi anni si è molto discusso di questi argomenti (tra gli altri segnaliamo un articolo di Federunacoma e un articolo di Unacma), che continuano però a rimanere attuali. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza sui punti principali.

Quando è entrata in vigore la Mother Regulation?

La Mother Regulation deve essere obbligatoriamente applicata ai nuovi trattori agricoli dal 2018. I veicoli trainati invece potranno essere ancora omologati secondo le norme dei singoli paesi fino al 2020 + fine serie/prebuilt, ma in questo caso la validità è limitata al paese stesso. Se invece si sceglie l’omologazione secondo il regolamento europeo, questa sarà valida in tutti gli stati dell’UE.
La Mother Regulation è diventata legge nel 2014 con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Europea, ma è effettivamente entrata in vigore il 1° gennaio 2016 per omologazione nuovi veicoli lato costruttori. Inoltre è stato previsto un periodo di transizione di 2 anni per consentire alle case produttrici di adeguarsi alle nuove norme con l’offerta prodotti nati prima del 1° gennaio 2016.
Tutti i trattori commercializzati dal 1° gennaio 2018 devono quindi rispettare il regolamento, fanno eccezione un numero limitato di macchinari detto “fine serie” che può essere omologato secondo le vecchie direttive (2003/37/CE).

A quali categorie si applica la Mother Regulation?

La Mother Regulation riguarda nello specifico:

  • Trattori a ruote (T), che in base alla velocità massima che possono raggiungere vengono suddivisi in a) trattori con velocità massima inferiore o uguale a 40 km/h e b) trattori con velocità massima superiore a 40 km/h
  • Trattori a cingoli (C)
  • Rimorchi (R), suddivisi a loro volta in a) e b) a seconda che siano adatti a superare o meno i 40 km/h
  • Attrezzature intercambiabili trainate (S), anch’esse suddivise nelle categorie a) e b) in accordo con la velocità massima consentita

Alcune delle principali novità della Mother Regulation

  1. Velocità
    Il regolamento europeo introduce nuovi limiti di velocità, che a volte sono superiori a quelli previsti invece dalle leggi dei singoli stati.
    Facciamo chiarezza su questo punto: se la normativa è valida per tutti i paesi membri dell’Unione Europea, l’applicazione deve tenere conto delle legislazioni locali. Se infatti la Mother Regulation prevede di poter omologare trattori con una velocità massima superiore a 40 km/h, il limite di velocità a cui si può circolare viene comunque regolato a livello nazionale e sotto la piena responsabilità del conducente come già in essere per i veicoli stradali atti al trasporto persone.
  2. Dimensioni e pesi
    La Mother Regulation è chiara anche in termini di dimensioni: per tutti i veicoli i limiti massimi sono fissati a 12 metri per la lunghezza, a 4 metri per l’altezza e a 3 metri per la larghezza.
    Viene stabilito il peso massimo (comprensivo di zavorre e attrezzature portate): per i trattori a ruote (T) è di 18 tonnellate, mentre per i trattori a cingoli (C) è di 32 tonnellate. Il peso massimo per i rimorchi (R) di 10 o 11,5 tonnellate, a seconda che abbiamo a che fare con l’asse non motorizzato o motorizzato.
    La Mother Regulation introduce ulteriori distinzioni riguardo alla massa massima a carico, a seconda degli assi di rimorchi e attrezzature, arrivando fino a un massimo di 400 quintali per i veicoli a 4 assi.
  3. Dispositivi di frenatura
    Alcune importanti novità riguardano i dispositivi di frenatura di rimorchi e attrezzature: la Mother Regulation stabilisce nel dettaglio tutte le casistiche in cui è necessario utilizzare freni a inerzia, meccanici, idraulici o pneumatici, a seconda del peso.
  4. Dispositivi di accoppiamento
    Per garantire il corretto accoppiamento di trattore e rimorchio la Mother Regulation prevede l’omologazione dei diversi tipi di ganci che si possono installare sui trattori (fisso a perno, girevole a perno, uncino, piton, sfera e barre di traino) e dei rispettivi occhioni per rimorchi e attrezzature trainate: girevoli, fissi, torici e a sfera.
  5. Motori
    Per quanto riguarda le motorizzazioni dei trattori si stabilisce che dovranno essere conformate allo Stage V, per ridurre le emissioni. Lo stage V è in vigore dal 1° gennaio 2019 e riguarda tutti i trattori eccetto quelli con motori di potenza compresa tra 56 kW e 130 kW, che avranno tempo per adeguarsi fino al 1° gennaio 2020.

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