Quali novità ti aspettano con la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale in agricoltura

Il futuro dell'agricoltura nel 2030

Robot che si aggirano per i campi, al lavoro per seminare e raccogliere gli ortaggi, droni che mappano i terreni e sorvegliano l’avanzamento della maturazione, software innovativi che grazie all’intelligenza artificiale sono in grado di inviarti notifiche sulle prossime attività da svolgere: sarà questo il panorama agricolo nel giro di qualche anno? Per ora sembra fantascienza, ma le ultime novità tecnologiche applicate all’agricoltura vanno decisamente in questa direzione.

Le innovazioni sono molte, tutte con lo stesso obiettivo: automatizzare il processo di produzione e raccolta per aumentare la produttività ottimizzando le risorse a disposizione.

Alcune di queste nuove tecnologie hanno già iniziato a modificare il modo in cui facciamo agricoltura: basti pensare a tutti gli strumenti legati a guida assistita e precision farming. Altre invece sono soluzioni e prototipi altamente avveniristici, che avranno ricadute effettive sul modo di fare agricoltura solamente in futuro. Bisogna tuttavia riconoscere che stiamo facendo passi da gigante e probabilmente molte di queste tecnologie diventeranno presto accessibili, condizionando il nostro lavoro quotidiano in maniera significativa.

Quali sono le tecnologie agricole del futuro?

Tra le aziende che lavorano per innovare le tecnologie agricole troviamo alcuni grandi nomi, ma anche piccole aziende all’avanguardia: si tratta di un panorama molto vario e in continua evoluzione. Vediamo qualcuna di queste realtà e quali innovazioni stanno introducendo in agricoltura.

  1. Robot agricoli
    Nel futuro i nostri campi potrebbero essere attraversati da robot capaci di prendersi cura delle colture con un’accuratezza sempre maggiore.
    Tra le altre realtà, si segnalano l’azienda inglese Small Robot Company, che ha creato diversi robot con competenze specifiche. I loro macchinari sono in grado di raccogliere dati sulla fertilità dei terreni, concimare e diserbare con precisione risparmiando sostanze chimiche, piantare semi e mappare la posizione di ogni singola pianta e, se un seme non germoglia, possono intervenire per sostituirlo. Si tratta di robot leggeri, che garantiscono un compattamento minimo del suolo e sono gestiti da un’intelligenza artificiale centralizzata, in grado anche di dare suggerimenti per ottimizzare la produzione e portare le colture al massimo rendimento.
    Altri soluzioni sono già disponibili per le operazioni di raccolta: è il caso dell’azienda Harvest Croo, che in Florida ha creato un robot per la raccolta automatizzata delle fragole.
    Un’altra azienda americana, Root AI, ha invece ideato dei robot specificamente dedicati alla raccolta nelle indoor farm. Grazie all’impiego di telecamere, sensori ottici e con il supporto dell’intelligenza artificiale, questi robot sono capaci di riconoscere la fase di maturazione dell’ortaggio. Quando raggiunge il livello richiesto, i robot intervengono per raccogliere il prodotto grazie a braccia meccaniche fornite di pinze “soffici”, che permettono di maneggiare gli ortaggi più delicati senza rovinarli. Concepiti per la raccolta dei pomodori, possono essere programmati e dotati di strumenti adeguati per maneggiare anche altri ortaggi.
  2. Droni agricoli
    Un altro strumento importante per l’innovazione sono i droni che stanno trovando applicazioni sempre nuove a sostegno dell’agricoltura di precisione. I droni vengono impiegati soprattutto per la mappatura dei terreni e grazie a tecnologie sempre più affinate sono anche in grado di utilizzare sensori e viste ai raggi infrarossi, che consentono di rilevare problemi che non possono essere individuati a occhio nudo. Si possono così scoprire problemi di irrigazione, presenza di parassiti e funghi o altri ostacoli alla normale crescita delle piante. Gli agricoltori possono così monitorare costantemente la situazione delle colture e intervenire per migliorare il rendimento.
    Potendo inoltre regolare facilmente altitudine e percorso, grazie ad attrezzature sofisticate, i droni sono oggi particolarmente adatti per effettuare un’irrorazione rapida e precisa delle colture, senza spreco di agenti chimici.
  3. Intelligenza artificiale e agricoltura
    Anche alcuni colossi del mondo dell’informatica hanno avviato programmi dedicati all’agricoltura. È il caso di Microsoft, che con AI for Earth intende supportare interventi a favore di biodiversità, clima, risorse idriche e agricoltura grazie all’intelligenza artificiale. Con le risorse di machine learning di Microsoft e i servizi cloud di Azure diventa infatti possibile analizzare quantità enormi di dati in tempo reale, per generare modelli predittivi che permettono di prevedere azioni utili a migliorare il rendimento.
    Anche IBM si impegna nell’applicazione dei big data in campo agricolo, con la Watson Platform for Agriculture, una piattaforma che consente di gestire a livello globale i dati ricevuti da varie fonti, come macchinari, sensori, droni per integrarli con i dati su meteo e rilevazioni satellitari. Anche in questo caso i dati vengono elaborati dall’intelligenza artificiale, per fornire suggerimenti sugli interventi necessari per migliorare la produttività, gestire meglio l’irrigazione o risolvere i danni provocati dai parassiti.

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