Kimberley è da sempre sinonimo di diamanti: lo sfruttamento dei giacimenti da parte della De Beers, nella seconda metà dell’Ottocento, ne fece la città più grande della regione. All’epoca Kimberley era così ricca e progredita da essere la prima in Sudafrica a dotarsi di illuminazione stradale elettrica e la seconda al mondo. La miniera più grande della zona (170.000 metri quadri di superficie per 240 di profondità) da sola fruttò alla De Beers tre tonnellate di gemme, prima di essere chiusa nel 1913. Oggi il cosiddetto Grande Buco, la miniera a cielo aperto scavata a mano più profonda del pianeta, è diventata un museo e anche le altre quattro un tempo attive in città sono state abbandonate, ma i cercatori ci sono sempre e ogni tanto trovano ancora qualcosa. Oggi cambio di equipaggio: Marianna, Giuseppe, Amerigo e Giovanni ci salutano e rientrano in Italia. È un momento triste, ma Xtractor deve andare avanti. Alcuni amici ci lasciano ma ne arrivano altri. Benvenuti Mauro, Samuele e Luca!