Oggi tappa impegnativa che dal deserto (così ci dicono) ci porta gradualmente verso campagne meno aride e più popolate. Attraversiamo una zona di miniere e ce ne accorgiamo anche dai grandi camion carichi di minerali con cui dobbiamo condividere la strada, che oggi sarà per buona parte asfaltata. O così pensavamo. Ci fermiamo per pranzo in un negozietto di poche pretese al lato della strada e, facendo due chiacchiere con una signora cordiale, riusciamo a procurarci il permesso di visitare una miniera lì vicina dove i nostri trattori sembrano quasi giocattoli rispetto agli enormi mezzi da cava che trasportano il minerale. Anche se si sta facendo tardi non vogliamo rinunciare al secondo regalo della signora cordiale: in una riserva privata non troppo lontana è nato da poco un cucciolo di rinoceronte. Sembra quasi che lui e la madre ci stiano aspettando, arrivano trotterellando verso di noi ed è quasi come se si mettessero in posa per farsi fotografare. Uno spettacolo. Proseguiamo su uno sterrato in pessime condizioni, ma il tramonto rende tutto bello, anche le buche. È notte quando arriviamo finalmente a Kimberley, dopo dodici ore di viaggio. Ma ne è valsa la pena.