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Oltre alle varie scelte di gestione sostenibile delle risorse idriche, ci sono varie tecniche per far fronte all’emergenza siccità, un risultato del processo di cambiamento climatico di cui anche noi siamo fautori.
Una di queste alternative viene chiamata aridocoltura e consiste, oltre che nella riduzione delle perdite d’acqua e nell’aiuto dalla disponibilità idrica, nella scelta di colture più adatte a una situazione di scarsità idrica.
In cerealicoltura, per esempio, la scelta delle migliori coltivazioni da implementare può ricadere sui cosiddetti cereali autunno vernini come grano, orzo e avena. Il primo è la principale coltura aridoresistente e, nella forma di grano duro, ancora più resistente rispetto a quello tenero. L’orzo è ancor più resistente del frumento e nello specifico gli orzi polistici lo sono di più rispetto ai distici e quelli vestiti più dei nudi.
Oltre a queste, possiamo scegliere la segale, molto rustica e con una grande capacità di sopravvivere e crescere rigogliosamente in zone aride.
In quelle zone in cui, grazie alle piogge, la disponibilità d’acqua è un po’ maggiore, è possibile anche la coltivazione di cereali estivi in aridocoltura come sorgo e mais. Un’accortezza importante però, è considerare le varietà a taglia bassa e fare concimazioni azotate moderate per limitare il rigoglio vegetativo.
Anche il miglio perlato si dimostra una buona coltura in situazioni di siccità: è infatti un cereale tipico delle zone più calde, tropicali e subtropicali.
La gamma X7 SWB si presenta con i nuovi motori emissionati Stage V e i trattori montano i nuovi propulsori FTP NEF 45, 16 valvole da 4,5 litri 4 cilindri e FTP NEF 67, 24 valvole da 6,7 litri per i 6 cilindri, con Turbo Intercooler ed iniezione elettronica Common Rail.
Queste macchine sono ideali per i lavori in campo aperto con il peso massimo ammissibile di 11.500kg e la ruota massima posteriore 710/60R38 capace di offrire maggior stabilità e comfort durante il trasporto e minore compattazione del suolo nelle operazioni sul campo.
La parte innovativa dei motori di questa serie si esprime nella strategia di iniezione di carburante, che porta ad un aumento della reattività, garantendo consumi ridotti e un miglioramento delle emissioni in ogni forma di movimento.
Le velocità vanno da un minimo di 0,04 km/h a un massimo di 50 km/h e questo favorisce la produttività in ogni contesto di lavoro.
Grazie a trattori come questi, tutte le operazioni necessarie a iniziare nuove coltivazioni sono facilitate, dall’aratura al raccolto.
In tutte le lavorazioni in campo aperto, scegliendo McCormick, avrai a disposizione un supporto digitale sempre presente. Grazie alla nuovissima app MyMcCormick avrai la possibilità di accedere velocemente e in maniera diretta a soluzioni digitali evolute per migliorare il tuo lavoro ed esprimere ancora più a pieno le potenzialità del tuo trattore.
Gestisci la flotta in modo diretto e unificato con McCormick Fleet & Remote Diagnostic Management. Monitora i dati agronomici con la funzione McCormick Farm.
Infine, McCormick Precision Drive per la guida satellitare e McCormick Power Service, per la manutenzione programmata, sono ulteriori plus che ti consentiranno di mantenere sotto controllo tutte le fasi delle tue lavorazioni.
L’aridocoltura è una soluzione a cui non avremmo mai voluto ricorrere, almeno non per fronteggiare situazioni critiche come quella di oggi. Ma dobbiamo fare di tutto per convivere al meglio con il cambiamento climatico e nelle lavorazioni in queste nuove condizioni climatiche McCormick è l’alleato che fa al caso tuo.