L’agricoltura sostenibile è l’unica risposta possibile alla crescita della popolazione sulla terra e ai cambiamenti climatici a cui stiamo assistendo. In questo articolo, vedremo insieme che cosa si intende con il termine e quali sono le strade e le soluzioni a disposizione che possiamo adottare per fare in modo di sostenere sempre di più lo sviluppo di questo tipo di agricoltura.
Indice dei contenuti
Agricoltura sostenibile: che cosa intendiamo?
Quali sono le finalità dell’agricoltura sostenibile?
La politica agricola comune (PAC) e gli obiettivi europei
Tecniche e modelli di un’agricoltura sostenibile
Le nuove tecnologie come forza motrice del cambiamento
Agricoltura 4.0 e sostenibilità: la situazione in Italia
Con agricoltura sostenibile intendiamo un tipo di agricoltura che tenga in primo piano il rispetto delle risorse naturali accanto a quelle umane ed economiche.
Secondo la definizione dell’Agricultural Sustainability Institute, un’agricoltura di tipo sostenibile è in grado di assicurare il benessere della popolazione a livello mondiale e il suo fabbisogno di cibo e tessuti senza arrecare danno alle generazioni che erediteranno il mondo in cui viviamo.
Un’agricoltura sostenibile è quella che si basa su un modello economico etico e vincolante per tutti i soggetti coinvolti e che ha come principi quelli di
È stata la FAO – Food and Agriculture Organisation of the United Nations – a definire i 5 principi dell’agricoltura sostenibile che possono aiutarci a capire l’importanza di questo cambiamento all’interno della nostra società
Nel 2018, con il documento TRANSFORMING FOOD AND AGRICULTURE TO ACHIEVE THE SDGs si indicano inoltre le 20 azioni necessarie, nel campo dell’agricoltura, per raggiungere i 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Sono azioni che riguardano la pratica del riciclo e del riuso, l’accrescimento della resilienza di popoli ed ecosistemi nei confronti di eventi climatici estremi, la protezione della biodiversità e la tutela degli agricoltori in un’ottica integrata.
L’agricoltura ha un ruolo chiave nella nostra società ed economia.
Data l’importanza di sostenere tale settore, l’Unione Europea sta lavorando per introdurre importanti cambiamenti e miglioramenti alla politica agricola comune (PAC).
La nuova PAC che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2023 sarà allineata al Green Deal europeo per “un futuro inclusivo, competitivo e rispettoso dell’ambiente per l’Europa”.
Molti sono i finanziamenti europei nel settore agricolo già sbloccati per il periodo di transizione del 2021 e 2022 e riguardano investimenti per progetti legati
Vuoi saperne di più sulle possibilità a tua disposizione per accedere ai finanziamenti ed incentivi? Leggi il nostro articolo di approfondimento.
Esistono diversi modelli e tecniche agricole che possono declinarsi in maniera tale da risultare sostenibili ma non bisogna cadere nell’errore di pensare che l’agricoltura sostenibile sia totalmente sovrapponibile o etichettabile con uno specifico tra questi modelli.
Per agricoltura sostenibile intendiamo un’agricoltura che è conservativa e potrà avvalersi in maniera integrata delle conoscenze sviluppate da ciascuno di questi modelli.
1. Modello di agricoltura biologica
Si tratta di un modello produttivo che ammette solo l’uso di sostanze naturali, evitando lo sfruttamento eccessivo delle risorse come acqua, suolo e aria, nel rispetto del regolamento europeo CEE 2092/91.
Le aziende agricole certificate bio non utilizzano sostanze chimiche di sintesi (concimi, diserbanti, anticrittogamici, insetticidi, pesticidi), ma si servono di fertilizzanti naturali e di tecniche più tradizionali come la rotazione delle colture.
2. Modello di agricoltura biodinamica
Nasce con l’obiettivo di arricchire l’ambiente e migliorare la qualità dell’alimentazione, preservando la biodiversità vegetale.
La biodinamica ha come fondamento il rispetto dell’ecosistema terrestre tenendo in considerazione le le fasi lunari e l’attivazione della vita nel suolo. Non prevede l’utilizzo di concimi chimici, né fitofarmaci, al contrario utilizza dosi omeopatiche di preparati naturali allo scopo di favorire la fertilità del suolo e la crescita delle piante.
3. Modello di agricoltura solidale
Si dice agricoltura solidale, una tipologia di agricoltura che rispetta uomo e ambiente e basate su relazioni dirette e di fiducia, riducendo la distanza tra consumatore e produttore.
4. La Permacultura
Con il termine non si indica solo l’insieme di pratiche agricole orientate al mantenimento naturale della fertilità del suolo, ma anche un sistema di progettazione che intreccia tematiche proprie di architettura, economia, ecologia, antropologia e sistemi giuridici.
Lo scopo è progettare e gestire in maniera ottimale ed etica i paesaggi per soddisfare i bisogni delle persone in armonia con i sistemi naturali.
5. Gli Ecovillaggi
Si tratta di comunità che hanno come fine ultimo la sostenibilità ambientale e per far ciò scelgono stili di vita differenti da quelli attualmente imposti dal nostro sistema socio-economico.
L’adesione dei partecipanti è volontaria e prevede la progettazione di nuclei abitativi per ridurre al minimo l’impatto ambientale, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, l’autosufficienza alimentare basata sulla permacultura o su un’agricoltura biologica.
Le tecnologie digitali a nostra disposizione sono un fattore imprescindibile sulla strada che porta ad un modello di agricoltura sostenibile. Questo perché l’innovazione tecnologica oggi in atto è in grado di soddisfare l’esigenza di rilevazione e organizzazione dei dati necessari a supportare le analisi e le decisioni per il futuro del settore.
La digitalizzazione consente di raggiungere la massima precisione nelle lavorazioni con una diminuzione degli sprechi e un aumento della rendita, attraverso:
Produrre di più con una quantità inferiore di risorse e mantenendo alti standard di qualità: questo è l’obiettivo finale dell’agricoltura di precisione.
Questo tipo di approccio presenta un duplice vantaggio:
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Secondo i dati dell’ultimo rapporto GreenItaly 2020 di Fondazione Symbola e Unioncamere, il settore agricolo italiano si conferma il più green d’Europa.
Dal Report si legge
“Sono oltre 432 mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi con dipendenti che hanno investito negli ultimi 5 anni (2015-2019) in prodotti e tecnologie green. Valore in crescita rispetto al quinquennio precedente, quando erano state 345 mila (il 24% del totale). Nel manifatturiero sono più di una su tre (35,8%). Fra tutte le Regioni spicca la Lombardia con quasi 78 mila imprese che hanno effettuato eco-investimenti negli ultimi 5 anni.”
Fonte: Rapporto GreenItaly 2020
Ecco alcuni punti fondamentali che emergono sulla situazione italiana.
1. La transizione verde è un percorso già avviato e su cui un quarto delle imprese intervistate affermano di voler investire anche nel prossimo triennio
2. Le imprese della green economy sono più resilienti: nel 2020, hanno registrato perdite di fatturato inferiori alle altre e sono più ottimiste rispetto al futuro
3. Le imprese green investono maggiormente in Ricerca e Sviluppo, utilizzano di più le tecnologie 4.0 e privilegiano le competenze 4.0
4. Le imprese giovanili guardano di più al green: il 47% delle imprese di under 35 ha investito nella green economy nel passato triennio contro il 23% delle altre imprese.
Altri primati che ci rendono orgogliosi riguardano
Tutto questo deve essere sostenuto in maniera sempre più solida da un’evoluzione e crescita anche nell’ambito della tecnologia applicata.
Se da un lato, infatti, le nostre aziende risultano impegnate sulla strada della sostenibilità, dall’altro lato troviamo un rallentamento nell’adottare soluzioni tecnologiche e nell’implementare le più innovative strumentazioni all’interno delle aziende agricole.
Per questo è molto importante essere a conoscenza dei numerosi incentivi messi a disposizione da stato e regioni, a partire da finanziamenti europei, che vengono in soccorso degli agricoltori per permettere il rinnovo dei macchinari e l’investimento per l’acquisto di nuovi trattori e tecnologie all’avanguardia, senza dimenticare la messa in sicurezza i lavoratori.
Scopri perché è importante investire nell’agricoltura di precisione leggendo il nostro approfondimento dedicato.
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