Siamo fortunati: un acquazzone nella notte ha tolto il grosso del fango. Ripartiamo per una tappa tutta di sterrato, sono oltre 280 km che per noi si traducono in 8-9 ore di viaggio. Siamo ormai al terzo giorno di Karoo, la solita pianura arida che grazie alle piogge degli ultimi giorni si presenta quasi verde punteggiata di fiorellini gialli. I vecchi pali del telegrafo a lato della strada reggono enormi nidi in cui vivono fino a duecento uccellini,ognuno dei quali ha un suo piccolo spazio con un ingresso separato: veri e propri condomini. Per pranzo panini, per non perdere tempo. Ci fermiamo all’ombra nel centro di un piccolo pease e come sempre nel giro di dieci minuti arriva l’auto della polizia, seguita a ruota da abitanti incuriositi (e come fare loro torto). Una signora in auto si ferma per darci il benvenuto. Chiede se qualcuno si è già offerto di darci un caffè, con l’aria di chi non esiterebbe a invitare una dozzina di perfetti sconosciuti a casa sua. L”ospitalità sudafricana non smette di stupirci. Entriamo a Kakamas accompagnati da un tramonto spettacolare e troviamo ad accoglierci una scia di cartelli di benvenuto che ci guidano da Christian, il locale dealer di McCormick che ha organizzato un rinfresco per il team e un lavaggio completo per i mezzi. Accoglienza squisita, come sempre In Sudafrica.